
Il carboncino o fusaggine: inevitabile per il disegnatore. È un ramo di un arbusto trasformato per effetto della combustione, secondo un processo affine alla fabbricazione del carbone. Il carboncino conviene particolarmente per realizzare dei ritratti,
Il carboncino si può trovare in commercio in due diverse forme: a cannello di varia lunghezza e diametro o a matita. In passato gli artisti per schizzare usavano un carboncino molto morbido, detto “fusaggine” che lasciava molta traccia sulla carta e poteva poi essere rimosso facilmente. Dopo il fissaggio terminavano con il carboncino di nocciolo, molto duro, per rifinire con cura i dettagli. La fusaggine si presta sia per schizzi preparatori che per vere e proprie opere. Una volta steso può essere lavorato con sfumino o gomma pane per creare sfumature e chiaroscuri. A fine lavoro, vista l’estrema polverosità che lo caratterizza, se ne consiglia il fissaggio con specifici spray finali.

Carboncino compresso – Si presenta sotto forma di stick a sezione quadrata. Il pigmento che lo compone è un nero di carbonio ricavato dalla calcinazione di ossa più carbon black macinato e mescolato a un legante come l’argilla o la gomma arabica. Il tono di nero di questo carboncino è tendente al marrone mentre il carboncino vegetale (salice, pioppo o nocciolo) tende all’azzurro. Questi due tipi di carboncino si usano esattamente nello stesso modo, l’unica differenza è che il segno tracciato con il carboncino vegetale, essendo più “polveroso”, può essere rimosso con un semplice strofinaccio piuttosto che con una gomma. Il carboncino compresso, liscio e sbavato, si presta in particolare per paesaggi e ritratti. Partendo dal carbone puro di legno, si ottiene uno strumento da disegno rotondo e di facile uso, che garantisce una profondità superba nel colore e nella sfumatura. Le tre tonalità di chiaro, medio e scuro si mescolano e si uniscono perfettamente: aggiungendo dell’acqua, si ottengono effetti di sfumatura molto delicati. Sono reperibili sul mercato anche in versione colorata e di dimensioni maggiori per tratti più intensi e campiture più ampie.

Matita carboncino – Questo tipo di carboncino è particolarmente adatto per la realizzazione di disegni che poi verranno dipinti a pastelli, a olio, a tempera o ad acquerello. Il suo utilizzo necessita una punta sempre ben appuntita per mantenere l’uniformità della linea. Con la matita carboncino si ha la possibilità di entrare meglio nel dettaglio, vengono quindi impiegatela per rifinire i disegni eseguiti con il carboncino classico. Nello specifico, le matite Derwent Charcoal sono prodotte con particelle di carboncino naturale mescolate all’argilla più pura e sono disponibili in tre tipologie – leggera, media e scura – che rendono questo strumento da disegno ideale per ottenere una vastissima gamma di gradazioni

La pietra nera: contrariamente al suo nome, può essere nera ma anche bianca. È simile al carboncino, ma sporca meno. La pietra bianca permette di disegnare su carta colorata, apportando un tocco di originalità.
Matita sanguigna: come indica il suo nome, sono dei pigmenti di colore rosso terra, ma anche ocra, marrone e arancione. È ideale per disegnare volumi e modellati. Questo materiale, come il carboncino, si trova in commercio sotto forma di tronchetti o di matite ed è ottenibile mescolando ossido di ferro in pigmento con gomma arabica o con gomma adragante. La bellezza dei disegni che si possono realizzare con la sanguigna è unica ed il pittore che disegna col carboncino non può ignorare questa particolare tecnica. La matita sanguigna e il quadrello sanguigna presentano le stesse caratteristiche di quelli carboncino, quindi si usano nello stesso modo. Questi prodotti, se il pigmento è mescolato ad un legante secco, lasciano sulla carta una traccia volatile e facilmente sfumabile; se invece è mescolato a legante grasso, come per esempio la cera, sono meno lavorabili.

Matita in grafite: è senza dubbio il tuo primo strumento per disegnare. È utile per creare il contrasto ed è disponibile in diverse versioni più o meno grasse secondo le necessità. Sono matite lisce con una consistenza delicata, eccellenti per illustrazioni a linea con dettagli precisi o disegni a diverse tonalità. Mina in grafite di ottima qualità racchiusa in un involucro esagonale esile a finitura nera satinata, per consentire un ottima presa e massima maneggevolezza. Ideali per illustrazioni di linea vivace e dettagliata o per disegni a tonalità. Disponibili in una gamma completa di 20 gradazioni diverse, dalla 9H dal tratto liscio e sottile, alla 9B, morbido e consistente.

Matita in grafite acquarellabile– Queste matite da disegno acquarellabili sono ideali per creare innumerevoli effetti. Se usati a secco, la mina morbida si presta perfettamente per sfumature, schizzi a mano libera o per il tratteggio di linee intense e decise. Con l’aggiunta di acqua la grafite si stempera in toni lievi e suggestivi che aggiungono morbidezza e profondità ad ogni tipo di disegno. Disponibili anche con pigmenti colorati.

Matita cerosa per disegno e schizzi – Matite cerose con una struttura particolarmente cremosa in una gamma di tonalità terrose, perfette per schizzi naturalistici e/o “dal vero”. Nello specifico, I colori caldi e terrosi delle matite Derwent Drawing ci ricordano gli effetti seppia dei maestri come Raffaello, Michelangelo e Leonardo. Questo strumento da disegno unico possiede un aspetto cremoso ed una consistenza che rassomiglia molto ad un crayon di cera. Prodotto in 24 colori è particolarmente adatto per studi di natura, flora e fauna.

Matite colorate – In commercio se ne trovano di diverso tipo. Un professionista si orienta su quella della Faber-Castell. Si tratta di matite colorate brillanti, di altissima qualità. Di conseguenza sono più costose e forse sono consigliabili per gli artisti più esperti.

Matite a base di cera – Si tratta di matite colorate a base di cera di alta qualità. L’unico vero svantaggio è il prezzo.

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