
L’imprimitura, detta anche mestica o anche imprimatura (secondo l’uso inglese), è la preparazione del supporto pittorico, consiste nel primo strato di materia che viene applicato al fondo grezzo, sia esso tela, tavola, carta o altro, prima di dipingervi.
Tale preparazione ha una grande importanza, poiché essa può determinare la resistenza, la durata e la resa pittorica del dipinto. Non va confusa con quello che, nel linguaggio pittorico, viene definito abbozzo o preparazione di un quadro, che è una fase dell’esecuzione del dipinto e non della finitura del supporto.
L’imprimitura si presenta come uno strato uniforme che ha la duplice funzione di isolare il supporto dalla pittura e di regolare la saturazione dei leganti (ad esempio l’olio). Tradizionalmente l’imprimitura si ottiene con diverse ricette a base di colle varie (di coniglio, di farina, di caseina) unite a gesso, bianco di piombo, bianco di Spagna, a uovo, a miele, a olio di lino variando gli elementi e i dosaggi secondo la tecnica che verrà adottata per l’esecuzione dell’opera (diverse sono ad esempio le imprimiture grasse, adatte alla pittura a olio e quelle magre, adatte alla tempera).
Frequenti nella pittura antica sono le imprimiture a base di terre, come nella pittura veneziana e spagnola (terra di Siviglia), nonché a base di bolo rosso. Anticamente si usavano anche particolari imprimiture nere, ottenute con grafite o nero di vite. Il termine deriva dall’italiano e letteralmente significa “primo strato”. Le sue origini come strato di fondo risalgono agli usi tecnici tramandati dalle Corporazioni e dalle botteghe artigiane medievali, tuttavia è divenuto un metodo standard durante il Rinascimento, in particolar modo in Italia.

L’imprimatura non solo fornisce a un dipinto una generale unità tonale visiva ma è utile anche nei primi stadi di un’opera poiché aiuta il pittore a stabilire le giuste relazioni tra ombre e luce. Essa è più utile nell’approccio classico della pittura indiretta dove il disegno e il sottostrato vengono stabiliti prima e successivamente lasciati seccare. Gli strati successivi di colore vengono applicati con tonalità trasparenti o semitrasparenti. Va posta attenzione a non coprire completamente l’imprimatura cosicché sia visibile attraverso gli strati finali del dipinto. Questo risulta efficace in particolar modo nelle aree di ombra e semiombra dell’opera. L’imprimatura viene fatta solitamente con un color terra come la Terra di Siena e spesso viene diluita con la trementina.
Oggigiorno i pittori, salvo eccezioni, prediligono generalmente imprimiture bianche e l’industrializzazione dei materiali per belle arti ha fornito e reso d’uso comune nuove imprimiture a base di resine acriliche.
In generale, tutti i primer permettono una migliore adesione del colore, impedendo lo spandersi del colore, che spesso lascia macchie vuote quando usato direttamente sul materiale originale. Quando si lavora su miniature di peltro o altro materiale metallico, è fondamentale applicare il primer a causa del basso coefficiente di adesione che i colori hanno su questo materiale.
Il primer viene utilizzato in modellismo come copertura per le miniature e in altri campi grafici come l’aerografia. In entrambi i casi il primer, che può variare di colore, serve a coprire il colore originale e a dare particolari effetti ai colori sovrastanti.
Nel modellismo, il primer viene usato come coprente per lo strato originale della miniatura (plastica o peltro) e può variare sia nel colore che nello scopo:
- Il primer nero permette di creare ombre e di inscurire i colori, creando ombreggiature naturali quando usato con i colori meno liquidi.
- Il primer bianco viene utilizzato da alcuni pittori nel modellismo fantasy perché permette di accentuare la lucentezza dei colori a discapito della realisticità delle ombre
- Esistono anche altri tipi di primer, spesso trasparenti e lucidi, che portano a una migliore presa dei colori, usati in particolare quando si pittura con colori a olio.
Nell’aerografia, il primer è spesso nero e applicato con composti diversi a differenza di quanto si fa con le miniature e serve a coprire il colore sottostante, mettendo in risalto le successive mani evitando miscugli di sovrapposizione, e a far fissare meglio il colore conferendogli effetti d’ombra.
Fonte: Wikipedia
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