
Secondo me il Museo D’Orsay è molto meglio del Louvre, ma forse dipende dai gusti

Mi chiedevo da dove venisse la turbolenza cromatica dei cieli di Van Gogh: da qui, dal pointillisme di Signac
Invece Renoir mi sembra la base di Matisse (notate lo sfondo).

Non cè una sola linea diritta nei quadri di Cezanne: sedia tavolo dei giocatori, la bottiglia, lo stipite della Porta.



Alberi, linea della costa, ancora alberi



In questo quadro Pissarro elimina la percezione dello sfondo, avvolgendo la figura in una specie di colore-atmosfera.

Gustave Caillebotte ( nuova acquisizione al.Museo D’Orsay) dimostra nella sua semplicità che il bianco e il nero non esistono in pittura. Mescola al bianco rosa e giallo Napoli, al nero viola e blu.

Oserei criticare l’uso della vernice lucidante sui quadri degli impressionisti al D’Orsay. Non ne avrebbero bisogno e coprono le sfumature dei colori.
Quintali di vernice sul quadro di Manet. Ma che senso ha?

Questo è un quadro di Monet senza vernice. Non è meglio?

Anche questo è un Monet senza vernice, eppure respira di luce.

Questo olio di Gauguin sembra quasi una tempera (Les Alyscamps)

Amo il giallo in tutte le sue sfumature e questo è il posto giusto fra Gauguin (Les Alyscamps, 1888) e Van Gogh (La sala da ballo di Arles, 1888)

Mi sono sempre chiesto perché Van Gogh abbia accostato quelle due tonalità di Blu alle spalle della figura e non lo capisco neanche adesso, che cos’è, un-ombra, stella ombra di cui si ricorderà Munch? (Van Gogh, Il dottor Paul Gachet, 1890).


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