Antonio De Lisa- Pulcinella filosofo utopista (sinossi)
In questa commedia si rievoca la figura teatrale di Pulcinella, rielaborata in versione moderna.
Pulcinella ha deciso di acculturarsi e si prepara a seguire uno stage di tre giorni sulla filosofia moderna. Il gruppo è costituito da quattro dottorandi in filosofia ed è diretto da un Conduttore molto preso da se stesso e piuttosto indaffarato a rilasciare interviste. Pulcinella si sente un po’ spaesato e alla fine della prima giornata se ne torna nel suo sordido alberghetto di un quartiere popolare. Durante il tragitto si imbatte in uno Spacciatore di droga pesante, in una Giovane prostituta, in un Giovane rapinatore, in un Motociclista, in un Giovane cameriere, che lo invitano a restare in strada con loro. Ma Pulcinella rifiuta. Pulcinella allora riprende il cammino, monologando tra sé e sé sugli incerti percorsi della vita, quando a un certo punto si imbatte in Anima mundi, che lo esorta a non demordere sulla strada della ricerca. Finalmente Pulcinella può ritirarsi in albergo, ma durante la notte lo visitano i suoi Fantasmi mentali (un coro guidato da un corifeo) che anch’essi lo esortano a non abbattersi. Nel coro compare anche la figura del Vecchio di Ercolano. Il giorno dopo Pulcinella ha la sorpresa di constatare che l’atteggiamento dei Partecipanti allo stage è molto cambiato nei suoi confronti e in senso nettamente positivo. Insieme decidono di andare a protestare contro un convegno di filosofi dal titolo: “Mai più Metafisica: Perché la Filosofia deve cedere il passo alla scienza”. Pulcinella, nonostante la sua recente conversione a questa disciplina, ritiene che nel mondo non si possa fare a meno della filosofia e si aggrega volentieri alla protesta.
Il gruppo sbaglia l’indirizzo del convegno e capita in un teatro dove stanno rappresentando uno spettacolo intitolato “L’Asclepio o le maschere salvatrici”. Asclepio è figura mitologica dell’antica Grecia collegata alla medicina e alla cura del corpo. Pulcinella ha sentito parlare di questo personaggio dal Vecchio di Ercolano. Questo personaggio si richiama alla filosofia epicurea, assumendolo a emblema della “cura” della società odierna, che sembra possedere tutto tranne che la felicità. Il personaggio principale dello spettacolo è proprio il Vecchio di Ercolano, che percorre il palco leggendo un opuscolo di Epicuro intitolato “Lettere sulla felicità”, che diventa il libro della vita per Pulcinella. A questo punto però Pulcinella e i quattro Partecipanti allo stage si accorgono che stanno mancando il vero obiettivo, che è quello di protestare contro il convegno filosofico. Il gruppo si sposta nella sede del convegno. I convegnisti ritengono disdicevole confrontarsi col gruppo che protesta, ma alla fine vengono persuasi da questi ultimi a riprendere in considerazione il ruolo importante che la filosofia sostiene nel mondo e cambiano il titolo del convegno in “Perché la Filosofia deve cedere il passo alla scienza”, aggiungendo un grande NON allo striscione con il titolo del convegno.
Categories: Z10.02- Copioni e Sinossi delle opere teatrali - Plays and Synopsis of theatrical works
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