Musei di Torino

 

MUSEI REALI DI TORINO

I Musei Reali di Torino propongono un affascinante itinerario di storia, arte e natura, riunendo in un unico grande progetto museale il Palazzo Reale, i Giardini Reali, la Biblioteca e l’Armeria Reale, la Galleria Sabauda, il Museo Archeologico, le Sale Chiablese e la Cappella della Sindone. Un progetto che conferma la centralità della città e del suo patrimonio artistico, architettonico e storico in ambito internazionale: circa 3 km di uno straordinario percorso di visita per riviverne le vicende della città, dal primo insediamento romano all’Unità d’Italia.

Il percorso comprende il Palazzo Reale con l’Armeria, la Cappella della Sindone, 1° e 2° piano della Galleria Sabauda, i Giardini Reali e la sezione Torino del Museo di Antichità.

MUSEO EGIZIO

Il Museo Egizio di Torino (propriamente Museo delle Antichità Egizie) è, come quello del Cairo, dedicato esclusivamente all’arte e alla cultura dell’Egitto antico.
Ospita un insieme di collezioni che si sono sovrapposte nel tempo, alle quali si devono aggiungere i ritrovamenti effettuati a seguito degli scavi condotti dalla Missione Archeologica Italiana tra il 1900 e il 1935.
In quell’epoca vigeva il criterio secondo cui i reperti archeologici erano ripartiti fra l’Egitto e le missioni archeologiche, mentre quello attuale prevede che rimangano nella nazione d’origine.

MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA – MOLE ANTONELLIANA

Il Museo è tra i più importanti al mondo per i contenuti e la molteplicità delle attività scientifiche e divulgative. Ma ciò che lo rende davvero unico è la peculiarità dell’allestimento espositivo. Il museo è ospitato all’interno della Mole Antonelliana, un monumento bizzarro e affascinante, simbolo della Città di Torino.
E a partire dagli ambienti della Mole, lo scenografo svizzero François Confino ha lavorato d’ingegno e fantasia, moltiplicando i percorsi di visita per dare vita a una presentazione spettacolare, che investe il visitatore di continui e inattesi stimoli visivi e uditivi: chi vi entra non è solo un visitatore, ma anche un esploratore, un autore, un attore, uno spettatore a cui il Museo regalerà l’emozione di un’esperienza indimenticabile.

BASILICA DI SUPERGA: APPARTAMENTO E REALI TOMBE DI CASA SAVOIA E CUPOLA

Nel 1706, durante l’assedio franco-spagnolo, il duca di Savoia Vittorio Amedeo II salì a Superga per osservare l’avanzata dei nemici. Qui promise che, in caso di vittoria, avrebbe fatto edificare un monumento votivo. I lavori, affidati allo Juvarra, condussero alla creazione sul crinale della collina della basilica, un gioiello architettonico del barocco idealmente collegato al Castello di Rivoli sulla direttrice della strada verso la Francia.

La chiesa ospita nei sotterranei le tombe della dinastia sabauda, tuttora visitabili, ed è affiancata dal convento settecentesco. Celebre è lo splendido belvedere affacciato sulla città e sull’arco alpino, panorama che Rousseau definì “il più bello spettacolo che possa colpire l’occhio umano”.

BORGO E ROCCA MEDIEVALE

Realizzato in occasione dell’Esposizione Generale Italiana del 1884, il complesso riproduce edifici e arredi del XV secolo, tipici del Piemonte e della Valle d’Aosta. Un percorso profondamente suggestivo, con i suoi edifici piemontesi e valdostani e un centro animato dalle botteghe artigiane: quella del ferro battuto, quella dei gioielli e degli oggetti artistici, la stamperia. Il Borgo è sovrastato dalla Rocca, la dimora signorile fortificata con sontuose stanze, che dipinge uno spaccato della vita quotidiana in un castello sabaudo del Quattrocento.

CASTELLO DI RIVOLI MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA

Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea: la missione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea è quella di promuovere la comprensione della nostra epoca attraverso l’arte e la cultura, coinvolgendo il pubblico locale e internazionale per favorire la crescita sociale e civile del territorio nel quale opera. Oltre a collezionare ed esporre opere d’arte, il Museo è un centro per la creatività, la ricerca, l’educazione e lo sviluppo della cultura soprattutto nel campo dell’arte contemporanea in una riflessione sul presente che passa attraverso una relazione dinamica col passato. Il Castello di Rivoli è inoltre un punto di riferimento per il mondo artistico, stabilendo per la prima volta in Italia il modello di un museo dedicato al contemporaneo. 

La Collezione Cerruti:  la Collezione Cerruti è il terzo polo del Museo, una collezione privata di altissimo pregio che include quasi trecento opere scultoree e pittoriche che spaziano dal medioevo al contemporaneo, con libri antichi, legature e più di trecento mobili e arredi tra i quali tappeti e scrittoi di celebri ebanisti. Capolavori che vanno dalle opere di Bernardo Daddi, Pontormo e Ribera a quelle di Renoir, Modigliani, Kandinskij, Klee, Boccioni, Balla e Magritte, per arrivare a Bacon, Burri, Warhol, De Dominicis e Paolini. La collezione, iniziata a metà degli anni Sessanta, è il frutto della vita discreta e riservata di Francesco Federico Cerruti (Genova, 1922 – Torino, 2015), imprenditore e collezionista scomparso nel 2015 all’età di 93 anni. Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, grazie a un accordo firmato nel luglio 2017 con la Fondazione Francesco Federico Cerruti, è il primo museo d’arte contemporanea al mondo a includere, nelle sue collezioni, una raccolta enciclopedica del passato. L’intenzione è di creare un modello nuovo di museo in cui l’arte del passato è osservata da prospettive contemporanee innescando un dialogo unico tra collezioni, artisti d’oggi e i capolavori del passato.
Alla Collezione Cerruti si accede accompagnati (max. 12 persone a turno) con navetta dal Castello di Rivoli. La visita è riservata ai maggiori di 14 anni. Durata della visita 1 ora circa. 

GAM TORINO- GALLERIA CIVICA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

La GAM fu il primo museo d’Italia a promuovere al suo interno una raccolta pubblica di arte moderna. Il nucleo della raccolta risale al 1863, quando i Savoia dotarono Torino di un museo civico.
Articolate lungo un percorso che si snoda lungo i quattro piani del museo, le collezioni e le mostre sorprendono i visitatori per la loro ricchezza. Il percorso di visita ha inizio al secondo piano, dove sono esposti dipinti e sculture dell’Ottocento.
Il primo piano accoglie invece le opere del Novecento, partendo da Divisionismo, Futurismo e Astrattismo per giungere alla Pop Art e all’Arte povera, allineando cronologicamente opere di grandi maestri italiani e stranieri, come Balla, Severini, Boccioni, De Chirico, Dix, Ernst, Klee.
La GAM offre una ricca programmazione: dalle grandi mostre di artisti italiani e internazionali alle ricerche più contemporanee dedicate ai giovani.

LA VENARIA REALE

Sorta a metà Seicento come residenza di caccia di Carlo Emanuele II, la sua ideazione fu affidata ad Amedeo di Castellamonte, che fece del centrale Salone di Diana uno snodo ideale fra palazzo e giardini.
Vittorio Amedeo II chiamò a lavorarvi prima Michelangelo Garove e poi Filippo Juvarra, che vi costruì alcuni dei suoi capolavori: la Galleria Grande, la Cappella di Sant’Uberto e il complesso costituito dalla Scuderia Grande e dalla Citroniera; in seguito Benedetto Alfieri vi realizzò il Rondò con le statue delle Stagioni.
La Reggia è considerata un capolavoro dell’architettura e del paesaggio, e vanta alcune delle più alte espressioni del barocco universale. Nel 1997 è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.

MAO – MUSEO D’ARTE ORIENTALE

Il Museo, inaugurato nel dicembre 2008, è ospitato nello storico Palazzo Mazzonis, un edificio monumentale del XVIII secolo sottoposto a un raffinato e accurato restauro che ne ha valorizzato le antiche strutture e decorazioni e permesso un’esposizione ottimale.
Le gallerie, disposte sui tre piani dell’edificio, presentano opere d’arte dell’Asia meridionale e Sud-est asiatico, la più importante collezione di arte funeraria cinese presente in Italia dal Neolitico all’epoca Tang (X sec d.C.), opere religiose e profane giapponesi e della Regione himalayana e una più piccola ma significativa collezione di arte islamica.
Al piano terra, oltre ai suggestivi e unici giardini giapponesi, si trova uno spazio dedicato alle mostre temporanee.

MAUTO – MUSEO DELL’AUTOMOBILE DI TORINO

Con le oltre 200 vetture originali di 80 marche diverse, il museo racconta l’evoluzione dell’automobile da mezzo di trasporto a oggetto di culto. È uno dei musei a carattere tecnico-scientifico più famosi al mondo. Tappa obbligatoria per gli appassionati delle quattro ruote, il Museo nasce nel 1932 sulla riva sinistra del Po da un’idea di due pionieri del motorismo nazionale, Cesare Goria Gatti e Roberto Biscaretti di Ruffia.

La ristrutturazione del 2011 ha contribuito a riposizionare la realtà museale nel panorama culturale italiano: la nuova esposizione – inserita nel 2013 dal quotidiano inglese The Times nella classifica delle 50 migliori al mondo – si sviluppa su tre piani ed è un viaggio emozionale tra vetture d’epoca e auto da sogno, importanti prototipi e modelli iconici, mentre in sottofondo risuonano canzoni degli anni Sessanta e il ruggito dei motori della Formula Uno.

MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO ITALIANO

Tutto il piano nobile di Palazzo Carignano ospita dal 1938 il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano.
Completamente riallestito nel 2011, è oggi uno spazio moderno, capace di raccontare al pubblico il periodo risorgimentale in chiave europea, dalle grandi rivoluzioni del Settecento alle soglie della Prima Guerra Mondiale.
Il percorso museale comprende le due aule parlamentari originali: la Camera dei Deputati del Parlamento Subalpino – unica in Europa, tra quelle nate dalle costituzioni del 1848, a essere sopravvissuta integra e monumento nazionale dal 1898 – e la maestosa aula destinata alla Camera dei Deputati del Parlamento del Regno d’Italia, con le volte dipinte da Francesco Gonin, costruita tra il 1864 e il 1871.
Il Museo dispone inoltre di una biblioteca di altissima specializzazione conosciuta in tutto il mondo.

PALAZZINA DI CACCIA DI STUPINIGI

La Palazzina di Caccia, fra i complessi settecenteschi più straordinari in Europa, è stata costruita sui terreni della prima donazione di Emanuele Filiberto all’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (1573) ed è oggi proprietà della Fondazione Ordine Mauriziano.
La sua costruzione inizia nel 1729 su progetto di Filippo Juvarra e continua sino alla fine del XVIII secolo, con interventi di ampliamento e completamento di Benedetto Alfieri e altri architetti. È luogo di loisir per la caccia nella vita di corte sabauda, sontuosa e raffinata dimora prediletta dai Savoia per feste e matrimoni durante i secoli XVIII e XIX, nonché residenza prescelta da Napoleone nei primi anni dell’800.
Agli inizi del XX secolo è scelta come residenza dalla Regina Margherita, e dal 1919 è anche sede del Museo dell’Arredamento.

PALAZZO MADAMA – MUSEO CIVICO D’ARTE ANTICA

Da capolavoro barocco a Senato del Regno.
Una visita a Palazzo Madama è un suggestivo viaggio nel tempo: dalle fondazioni di età romana alle torri medievali, sino al trionfo barocco dello scalone juvarriano.
Le origini del palazzo risalgono infatti al castrum romano, ma il nome si deve alle madame reali Cristina di Francia e Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, promotrici del progetto di rimodernamento culminato con la costruzione del grandioso scalone e dell’elegante facciata, opera di Filippo Juvarra.
Nell’Ottocento, alla vita di corte subentrò la politica: Carlo Alberto vi insediò il primo Regio Senato ed è qui che venne proclamata la nascita del Regno d’Italia. Dal 1934 è sede del Museo Civico d’Arte Antica.

Saranno accessibili il percorso dedicato al Gotico e Rinascimento, il piano nobile del museo e la raccolta di vetri e ceramiche del secondo piano, mentre sono temporaneamente chiuse le sale del Lapidario, il Giardino medievale e la Torre panoramica.

PINACOTECA GIOVANNI E MARELLA AGNELLI

In una struttura sospesa sul tetto del Lingotto di Torino, sede della prima grande fabbrica della Fiat, è aperta al pubblico in via permanente la collezione di opere d’arte appartenute all’Avvocato Giovanni Agnelli e a sua moglie Marella.
Lo “scrigno” – come lo chiama Renzo Piano che l’ha progettato – accoglie straordinari capolavori che spaziano dal Settecento alla metà del Novecento.
Tra le opere in mostra si possono ammirare tele di Matisse, Balla, Severini, Modigliani, Tiepolo, Canaletto e Bellotto.
Non mancano opere di Picasso, una del periodo blu l’altra del periodo cubista, testimonianze impressioniste di Renoir e di Manet e due statue in gesso di Antonio Canova.

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