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«Conosci innanzitutto la quadruplice radice
Di tutte le cose: Zeus è il fuoco luminoso,
Era madre della vita, e poi Idoneo,
Nesti infine, alle cui sorgenti i mortali bevono»
Empedocle

Questa è una raccolta per una possibile mostra. Il tema si basa sui Quattro elementi della tradizione empedoclea: Aria, Acqua, Terra, Fuoco. I colori che vengono attribuiti agli elementi sono detti colori esoterici. Aria – Giallo, Acqua – Blu, Fuoco – Rosso, Terra – Verde.
Shamash
Year: 2021
Title: Shamash
Technique: Olio e acrilico su tela / Oil and acrylic on canvas
Size: 70×100 cm
Author: Antonio De Lisa (Adel)
Black- Nigredo
Year: 2021
Title: Black- Nigredo
Technique: acrilico su carta fotografica e cornice / acrylic on photo paper and frame
Size:
Author: Antonio De Lisa (Adel)- Italy
Le ombre del Mito / The Shadows of the Myth
Year: 2019
Title: Le ombre del Mito / The Shadows of the Myth
Technique: vari tipi di colore su pannelli montati di legno e vetro / Various types of color on mounted panels of wood and glass
Size:
Author: Antonio De Lisa
Aria Acqua Terra Fuoco / Air Water Earth Fire
Year: 2019
Title: Aria Acqua Terra Fuoco / Air Water Earth Fire
Technique: vari tipi di colore su pannelli montati di legno e vetro / Various types of color on mounted panels of wood and glass
Size:
Author: Antonio De Lisa
Green- Dreams / Verde – Sogni
Year: 2019
Title: Green Dreams
Technique: acrilico su carta fotografica e cornice / acrylic on photo paper and frame
Size:
Author: Antonio De Lisa (Adel)- Italy
Orfeo all’inferno / Orpheus in the Underworld
Year: 2019
Title: Orfeo all’inferno / Orpheus in the Underworld
Technique: Mixed Media
Size:
Author: Antonio De Lisa (Adel)- Italy
Blu- Sirena / Yellow- Mermaid
Year: 2019
Title: Sirena / Mermaid
Technique: acrilico su carta fotografica / acrylic on photo paper
Size:
Author: Antonio De Lisa (Adel)- Italy
Dedalus

Year: 2019
Title: Dedalus
Technique: acrilico su carta fotografica / acrylic on photo paper
Size:
Author: Antonio De Lisa (Adel)- Italy
Lo stravolgimento del tempo / The distortion of time
Year: 2019
Title: Lo stravolgimento del tempo / The distortion of time
Technique: colori da vetro, pigmenti e acrilici lucidi su base di carta fotografica / Colors from glass, pigments and glossy acrylics based on photographic paper
Size:
Author: Antonio De Lisa (Adel)- Italy
Lost Orpheus
Year: 2018
Title: Lost Orpheus
Technique: Tecnica mista / Mixed Technique
Size:
Author: Antonio De Lisa
Rosso- Sottosuolo / Red- Chtonic Underground
Year: 2018
Title: Chtonic Underground
Technique: Mixed Media
Size:
Author: Antonio De Lisa (Adel)- Italy
Tetraktys

Year: 2018
Title: “Tetraktys”
Technique: Mixed Media
Size: cm 80×80
Author: Antonio De Lisa (Adel)- Italy
La tetraktys pitagorica
Per Pitagora (575 a.C. circa – 495 a.C. circa) la successione aritmetica dei primi quattro numeri naturali, geometricamente disposti secondo un triangolo equilatero di lato quattro, ossia in modo da formare una piramide, aveva anche un significato simbolico: a ogni livello della tetraktys corrisponde uno dei quattro elementi.
1º livello. Il punto superiore: l’Unità fondamentale, la compiutezza, la totalità, il Fuoco
2º livello. I due punti: la dualità, gli opposti complementari, il femminile e il maschile, l’Aria
3º livello. I tre punti: la misura dello spazio e del te
mpo, la dinamica della vita, la creazione, l’Acqua
4º livello. I quattro punti: la materialità, gli elementi strutturali, la Terra
Rhizome

Year: 2019
Title: Rhizome
Technique: Colori da vetro su carta lucida / Colors for glass on glossy paper
Size:
Author: Antonio De Lisa
Ex Oriente Lux

Year: 1989
Title: Ex Oriente Lux
Technique: acrilico su tela e cornice / Acrylic on canvas and frame
Size: 95×95 cm
Author: Antonio De Lisa (Italy)
Storia dei Quattro elementi
Il riferimento a quattro elementi (acqua, aria, terra e fuoco) è comune a tutte le cosmogonie.
Tanto l’Oriente quanto l’Occidente hanno concepito una stretta connessione tra il microcosmo umano e il macrocosmo naturale. Dall’equilibrio degli elementi dipendeva la vita della specie umana e la sopravvivenza del cosmo: l’universo ordinato, sorto dal caos, era governato da personificazioni divinizzate dei quattro elementi.
«Uno dei sette sapienti, Talete di Mileto, indicò nell’acqua il principio di ogni cosa, Eraclito nel fuoco, i sacerdoti magi nell’acqua e nel fuoco, Euripide…nell’aria e nella terra. Pitagora in verità, Empedocle, Epicarmo e altri filosofi della natura sostennero che gli elementi primordiali sono quattro, aria fuoco terra acqua.»
Nella tradizione ellenica gli elementi sono quattro: il fuoco (), la terra (), l’aria (), e l’acqua ().
Rappresentano nella filosofia greca, nell’aritmetica, nella geometria, nella medicina, nella psicologia, nell’alchimia, nella chimica, nell’astrologia e nella religione i regni del cosmo, in cui tutte le cose esistono e consistono.
Empedocle
Platone sembra che si riferisca agli elementi con il termine stoicheia, rifacendosi alla loro origine presocratica. Essi infatti si trovano già elencati dal filosofo ionico Anassimene di Mileto (VI secolo a.C.) e poi da Empedocle (ca. 450 a.C.), il primo a proporre quattro elementi che chiama rizòmata (rizoma al plurale) “radici” di tutte le cose, immutabili ed eterne.
«Empedocle occupa un posto a parte nella storia della filosofia presocratica. Se si prescinde da quella figura poco conosciuta e per qualche verso mitica che è Pitagora, egli appare in effetti il primo autore dell’Antichità a voler riunire contemporaneamente in un solo e medesimo sistema concezioni filosofiche e credenze religiose. [….] nessun pensatore prima di lui aveva inserito all’interno di un quadro filosofico questa corrente di idee mistiche delle quali si troverà più tardi l’eco nelle iscrizioni funerarie dell’Italia meridionale e nei dialoghi di Platone: per Empedocle, infatti, come per gli anonimi autori delle iscrizioni funerarie, l’uomo, essendo di origine divina, non raggiungerà la vera felicità che dopo la morte, quando si riunirà alla compagnia degli dèi.
Afferma Empedocle:
«Conosci innanzitutto la quadruplice radice
Di tutte le cose: Zeus è il fuoco luminoso,
Era madre della vita, e poi Idoneo,
Nesti infine, alle cui sorgenti i mortali bevono»
Secondo una interpretazione Empedocle indicherebbe Zeus, il dio della luce celeste come il Fuoco, Era, la sposa di Zeus è l’Aria, Edoneo (Ade), il dio degli inferi, la Terra e infine Nesti (Persefone), l’Acqua.
Secondo altri interpreti i quattro elementi designerebbero divinità diverse: il fuoco (Ade), l’aria (Zeus), la terra (Era) e l’acqua (Nesti-Persefone).
L’unione di tali radici determina la nascita delle cose e la loro separazione, la morte. Si tratta perciò di apparenti nascite e apparenti morti, dal momento che l’Essere (le radici) non si crea e non si distrugge, ma è soltanto in continua trasformazione.
L’aggregazione e la disgregazione delle radici sono determinate dalle due forze cosmiche e divine Amore e Discordia (o Odio), secondo un processo ciclico eterno. In una prima fase, tutti gli elementi e le due forze cosmiche sono riunite in un Tutto omogeneo, nello Sfero, il regno dove predomina l’Amore. Ad un certo punto, sotto l’azione della Discordia, inizia una progressiva separazione delle radici. L’azione della Discordia, non è ancora distruttiva, dal momento che le si oppone la forza dell’Amore, in un equilibrio variabile che determina la nascita e la morte delle cose, e con esse quindi il nostro mondo. Quando poi la Discordia prende il sopravvento sull’Amore, e ne annulla l’influenza, si giunge al Caos, dove regna la Discordia e dove è la dissoluzione di tutta la materia. A tal punto il ciclo continua grazie ad un nuovo intervento dell’Amore che riporta il mondo alla condizione intermedia in cui le due forze cosmiche si trovano in nuovo equilibrio che dà nuovamente vita al mondo. Infine, quando l’Amore si impone ancora totalmente sulla Discordia si ritorna alla condizione iniziale dello Sfero. Da qui il ciclo ricomincia.
Il processo che porta alla formazione del mondo è quindi una progressiva aggregazione delle radici. Tale unione, lungi dall’avere un benché minimo carattere finalistico, è assolutamente casuale. E tale casualità si evidenzia a proposito degli esseri viventi. All’inizio infatti le radici si uniscono a formare arti e membra separati, che solo in seguito si uniranno, sempre casualmente tra di loro. Nascono così mostri di ogni specie (come ad esempio il Minotauro), che, dice Empedocle quasi anticipando Charles Darwin, sono scomparsi solo perché una selezione naturale favorisce alcune forme di vita rispetto ad altre, meglio organizzate e perciò più adatte alla sopravvivenza.
Le quattro radici sono anche alla base della gnoseologia di Empedocle. Egli infatti sostenne che i processi della percezione sensibile (modificata dagli oggetti esterni) e della conoscenza razionale fossero possibili solo in quanto esisteva una identità di struttura fisica e metafisica tra il soggetto conoscente, ossia l’uomo, e l’oggetto conosciuto, ossia gli enti della natura. Sia l’uomo che gli enti erano formati da analoghe mescolanze quantitative delle quattro radici ed erano mossi dalle medesime forze attrattive e repulsive. Questa omogeneità rendeva possibile il processo della conoscenza umana, che si basava dunque sul criterio del simile, tesi esattamente opposta a quella di Anassagora: l’uomo conosceva le cose perché esse erano simili a lui. Infatti così affermò Empedocle: «noi conosciamo la terra con la terra, l’acqua con l’acqua, il fuoco con il fuoco, l’amore con l’amore e l’odio con l’odio» .
A questi quattro elementi Aristotele ne aggiungerà un quinto (la quintessenza medioevale) che egli chiamerà etere e che costituisce la materia delle sfere celesti.
La medicina e la psicologia ippocratiche
Ippocrate di Coo (460 a.C. circa – prima del 377 a.C.) elaborò la teoria umorale, che rappresenta nell’Occidente il più antico tentativo di fornire un’eziologia per le malattie e una classificazione per i tipi psicologici e somatici.
Secondo Empedocle, ogni radice possiede una coppia di attributi: il fuoco è caldo e secco; l’acqua fredda e umida; la terra fredda e secca; l’aria calda e umida. Ippocrate tentò di applicare tale teoria alla natura umana definendo l’esistenza di quattro umori base, ossia bile nera, bile gialla, flegma e sangue (umore rosso):
- il fuoco corrisponderebbe alla bile gialla;
- la terra alla bile nera (o melancolia, in greco Melàine Chole);
- l’aria al sangue;
- l’acqua al flegma.
Il buon funzionamento dell’organismo dipenderebbe dall’equilibrio degli elementi, mentre il prevalere dell’uno o dell’altro causerebbe la malattia.
A questi elementi e umori corrispondono quattro temperamenti, pertanto la teoria ippocratica è anche una teoria della personalità. La predisposizione all’eccesso di uno dei quattro umori definirebbe un carattere psicologico e insieme una costituzione fisica:
- il malinconico, con eccesso di bile nera, è magro, debole, pallido, avaro, triste;
- il collerico, con eccesso di bile gialla, è magro, asciutto, di bel colore, irascibile, permaloso, furbo, generoso e superbo;
- il flemmatico, con eccesso di flegma, è grasso, lento, pigro e sciocco;
- il tipo sanguigno, con eccesso di sangue, è rubicondo, gioviale, allegro, goloso e dedito ad una sessualità giocosa.
Bibliografia
Francesca Rigotti, Pierangelo Schiera (a cura di), Aria, terra, acqua, fuoco: i quattro elementi e le loro metafore, Bologna, Il Mulino, 1996.
Tiamat- Le ombre del mito / Tiamat- The Shadows of Myth
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Categories: C08- [ORPHIC NIGHT - LE OMBRE DEL MITO]
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